04 gennaio 2006

Cronache in diretta da Yemen (e Turchia)

Seguire l'angosciosa vicenda degli ostaggi italiani in Yemen attraverso le onde (corte) della radio può offrire molti spunti di riflessione. Da molto tempo la repubblica yemenita utilizza una frequenza, i 9780 kHz (magari qualcosina in meno, il trasmettitore non spacca lo zero), che arriva discretamente in Italia intorno alle 17 Utc. I programmi sono in arabo, ma tra le 18 e le 19 Utc Yemen Radio ha uno slot in inglese. Purtroppo, dall'inizio del 2006 la frequenza è occupata dalle 17.30 alle 18.30 da Voice of Turkey, con il suo programma in spagnolo allungato dalla precedente mezza o un'ora piena. Tra portante e segnale di intervallo (una musichetta trasmessa da molte emittenti internazionale per aiutare la sintonia prima dell'inizio delle trasmissioni), la stazione occupa la frequenza dalle 17.15.
(Voice of Turkey, anzi Voce della Turchia, con il 2006 ha anche dato il via a una trasmissione in lingua italiana, su 6185 kHz dalle 17.30, interrompendo un trend che in questi ultimi anni ha visto la sparizione dalle onde corte di moltissimi programmi nella nostra lingua).
In passato quello yemenita era uno dei segnali più forti e regolari della banda dei 60 metri, uno dei tre segmenti (insieme ai 90 e ai 120 metri) che l'Itu nel dopoguerra assegnò alla radiofonia locale nelle nazioni comprese nella fascia geografica tropicale. Il motivo? Beh, per questioni propagative a queste latitudini è più facile riuscire a coprire un bacino di ascolto con le onde corte piuttosto che con le onde medie, assorbite nello strato D, il più basso della ionosfera. L'uso di onde corte a frequenze così "basse", vicine ai requisiti della radiofonia locale, garantiva alle nazioni in via di sviluppo in Africa, Asia e America Latina, tre porzioni di spettro relativamente immuni dalle interferenze da parte delle emittenti internazionali. Con gli anni, buona parte delle trasmissioni ha finito per migrare verso la modulazione di frequenza, capace di assicurare una maggior qualità anche a scapito di una estesa copertura geografica.
Fino agli anni ottanta, Radio Sana'a occupava i 4853 kHz, mentre i 9780 erano utilizzati da Radio Aden. Erano altri tempi. E un altro Yemen. Anzi due: a Nord la nazione emersa dal crollo dell'impero ottomano nel 1918. A Sud, lo Yemen indipendente dal protettorato inglese, finito nel 1967. Aden era gradualmente finita sotto il controllo di forze marxiste, le uniche nel mondo arabo, ma un successivo processo di avvicinamento e riunificazione aveva portato alla creazione, nel 1990, di una sola Repubblica dello Yemen (a parte una breve secessione dichiarata nel corso della guerra civile nel 1994). E' a quel periodo e a quello scontro che risalgono i problemi con l'Esercito islamico di Aden-Abyan e i successivi gruppi terroristici impegnati nel sabotaggio dell'industria turistica locale.
Oltre che su 9780 kHz Sana'a si può ascoltare via satellite Hot Bird sulla frequenza di 12380V (27500-3/4).


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