20 aprile 2006

Eurasia - 2 (separatismi)

Jouko Huuskonen dalla Finlandia segnala su Hard Core Dx un stazione non identificata che con tutta probabilità dovrebbe essere Radio Respubliki Abkhazia, dalla regione separatista della Georgia. La stazione trasmette su 9494,7 e secondo Jouko, che l'ha ascoltata oggi, ha chiuso le trasmissioni alle 11.22 UTC. In passato era stata segnalata molto prima, tra le 03 e le 06 UTC ed era anche stata, un po' fortunosamente, confermata (spedire una lettera a una radio "Indipendente" di Sokhumi, capitale di una repubblica che Tbilisi non vuole ovviamente riconoscere, non rende particolarmente collaborativi i postini). Se si trattasse davvero dell'Abkhazia la ricezione sarebbe troppo difficile per me, qui a Milano, ma per chi ne ha la possibilità vale sicuramente la pena di controllare. Il requisito è una sostanziale libertà dai rumori di fondo e l'assenza di interferenze da 9495 kHz. In Georgia l'Abkhazia non è l'unica regione ribelle: anche l'Ossezia del Sud non scherza affatto. E come per l'Abkhazia, nessuno a Tbilisi si sogna di riconoscerla. A nord del confine georgiano, l'Ossezia del sud diventa Ossezia del Nord-Alania, una repubblica autonoma ma radicata nella Federazione Russa. La sua capitale, Beslan, è tristemente nota per la sua scuola trasformata in mattatoio nel settembre del 2004, quando una squadra di una trentina di terroristi (l'azione fu rivendicata dai separatisti ceceni-inguscezi di Basayev) prese in ostaggio centinaia di bambini, ragazzi e genitori e lasciando sul campo 344 vittime. Anche in questo caso vale la pena di accedere a Internet per le notizie sulla Georgia. Oltre al già citato Neweurasia, c'à una interessante rivista online, Civil Georgia, creata da una fondazione tedesca, la Friedrich Ebert Stiftung, che si occupa di diverse iniziative a favore della socialdemocrazia nel mondo e parla di Georgia ma anche (seppure solo in lingua russa o georgiana) di Abkhazia e Ossezia.

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