19 aprile 2006

Suona l'armonica

Non sempre un impianto di trasmissione emette i suoi segnali alle frequenze su cui sarebbe nominalmente tenuto a operare. Per sua natura - spesso per qualche difetto nella costruzione delle antenne o dei filtri di attenuazione delle frequenze non fondamentali degli oscillatori - una antenna tende a rilasciare le cosiddette armoniche: le frequenze multiple della fondamentale. Succede anche alle corde del pianoforte e della chitarra (anzi, il timbro caratteristico degli strumenti musicali è proprio costituito dalle frequenze armoniche), ma quando il circuito di oscillazione è elettrico, queste armoniche si comportano come dei veri e propri segnali separati, rilasciati da antenne diverse. E a volte riescono a raggiungere bersagli a grande distanza in modo addirittura più efficace rispetto alla frequenza nominale o fondamentale che dir si voglia, che magari non può essere ascoltata perché interferita o bloccata dalla propagazione avversa.
Così, per quanto si tratti di fenomeni sporadici e in genere in grado di dar luogo a segnali abbastanza deboli e inconsistenti, l'hobby dell'ascolto delle frequenze armoniche rappresenta una categoria a parte del radioascolto nel suo complesso. Su Yahoo c'e' persino un piccolo gruppo specializzato, Harmonics. Molti trasmettitori emettono armoniche di secondo (la frequenza nominale moltiplicata per due) e terzo ordine (la frequenza diventa tripla) e a volte l'ordine può essere addirittura superiore. Se abitate in prossimità di un impianto in onde medie, potete provare a sintonizzarvi sulla frequenza doppia o tripla di questo impianto per vedere se l'armonica c'è. Con Milano 900 succedeva spesso, in passato (oggi la potenza è ridotta), di ascoltare i programmi su 1800 o 2700 kHz. Con le emittenti internazionali è piuttosto facile ascoltare armoniche doppie (per esempio nei 19 MHz dalla banda dei 31 metri, o sui 30 MHz dai 19 metri). Naturalmente le cose si fanno interessanti quando le stazioni sono locali, anche se in genere la frequenza armonica è meno intensa della fondamentale e il segnale molto più debole. Ricordo per esempio tanti anni fa, quando le emittenti sudamericane occupavano molte frequenze dei 49 metri, la possibilità di sentire nazioni come la Colombia nei 18 MHz (6 MHz x 3) in orari anomali, in cui non sarebbe mai stato possibile sentire la fondamentale. Le armoniche, infatti, seguono le regole della propagazione proprie della loro frequenza "irregolare". In questi mesi c'è per esempio un'armonica molto popolare, quella dello Zimbabwe, ZBC su 6612 kHz, doppia armonica di 3306. Agli americani piace da matti perché per loro la frequenza dei 90 metri è molto difficile, mentre l'armonica, a metà strada tra 49 e 41 metri si ascolta regolarmente, così come da noi.
L'altro giorno Tim Bucknall su Harmonics ha segnalato, sui 18332,4 kHz la terza armonica del servizio per l'estero dell'Azerbaijan, che sulla fondamentale di 6111 kHz è sempre bloccata, al mattino, dai deliri apocalittici del predicatore Brother Stairs (il quale chissà come riesce a trovare i soldi per affittare un trasmettitore in Inghilterra e diffondere per il mondo, su 6110 kHz, le sue fosche profezie di dannazione). Tim ha sentito l'inizio dei programmi dell'Azerbaijan, con segnale di intervallo, alle 10.58 UTC. Questo stesso segnale di intervallo l'ho sentito anch'io in queste sere in Liguria, su 1295 kHz, alle 16.58 (inizio del programma inglese). Il segnale sulle onde medie si dimostra ancora una volta estremamente ostico, tanto più in questa stagione, col cielo ancora molto chiaro a quell'ora. Non sono andato molto al di là di questa musichetta di identificazione, che potete confrontare con quella registrata sullo splendido Intervasignals.net. Per ascoltare armoniche come quelle dei 18 MHz (doppie rispetto ai 9 e triple rispetto ai 6 MHz) occorrono condizioni di assoluta tranquillità, ricevitori molto sensibili e antenne adeguate. Non sono prede banali. In compenso, a volte le sorprese sono davvero gradevoli.

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