03 maggio 2006

Fuga dai centri urbani

Maledetti rumori. Molti dei lettori di Radiopasioni altrettanto motivati sull'ascolto delle stazioni a lunga distanza penseranno che su questo modesto blog a volte si predicherà anche bene ma si razzola sempre malissimo. Dove sono le fatidiche liste di ascolti, facili o difficili, che distinguono i "veri" siti di radioascolto? Potrei rispondere che RP nasce comunque come un diario di notizie e commenti più che come logbook più o meno aggiornato. Per questo c'è una fonte come Radioascolto.org, che senza essere sempre aggiornato - ragazzi, tempo e vita sono quelli che sono, i miracoli non riusciamo a farli, specie se l'obiettivo è pubblicare ascolti di un certo impegno - resta in ogni caso il primo punto di riferimento dell'informalissimo gruppo del Faiallo.
Però è inutile nascondere che anche nel contesto di Radiopassioni le segnalazioni di stazioni ascoltate, con il suo bravo clip audio registrato, possono senz'altro tornare utili. Il problema è che per quanto personalmente mi sforzi di trovare un antenna e un arrangiamento giusto, la mia abituale residenza milanese, situata proprio davanti a una centrale che ospita una SGU (stadio di gruppo urbano) di Telecom, in una zona piuttosto trafficata (tram elettrico incluso), è letteralmente immersa nei rumori. Ho difficoltà anche a fare del TV DX intorno ai 50 MHz, figuratevi quella che può essere la soglia del ronzio. In queste condizioni, anche con i segnali corposi delle emittenti internazionali e delle stazioni DX più difficili ascoltare e soprattutto registrare diventa un'impresa.
L'unica soluzione per me è allontanarmi dalle mie amate sorgenti di rumore. Allontanamento che, ove possibile, mi porta di solito in Liguria, dove c'e' una postazione stabile e una antenna K9AY. Da quando pubblico i miei deliri qua sopra ho ripreso il gusto di soffermarmi anche sopra i 2 MHz, sui programmi delle internazionali e sulle emittenti più interessanti o sulle pirate hobbystiche. Poi ci sono i radiofari, che richiedono mooolto silenzio, le occasionali utility, e i modi digitali o "visuali" che dir si voglia dei radioamatori, che si rivelano sempre più divertenti e stimolanti. Insomma in condizioni giuste c'è sempre qualcosa da monitorare, anche quando le onde medie sono avare di propagazione. Ma ci vogliono le condizioni giuste, perché per quanto più agevoli delle onde medie, le onde corte non garantiscono sempre una ricezione hi-fi e raramente i segnali degni di nota superano quei tre-quattro punti di intensità sulla scala un po' arbitraria delle valutazioni SINPO.
Dopo Pasqua non sono riuscito ad approfittare molto dei ponti ma il primo di maggio ero in Liguria, con deludenti condizioni di tempo atmosferico e di propagazione LF-MF (a parte che ormai è iniziata la stagione delle scariche atmosferiche e la Liguria orientale dove mi trovo è un ricettacolo di temporali). Strano, perché i valori solari, con gli indici K molto bassi o nulli, sembravano promettenti. Quel che è certo è che con questi valori non era possibile aspettarsi una grande propagazione dai 5 MHz in su. Niente aperture andine in banda tropicali (o forse non me ne sono accorto, ma non ho avuto molto tempo a disposizione) e soprattutto poche opportunità di ascolto dal Sud America (leggi Brasile, tutto il resto o quasi è spento). Peccato perché le stazioni brasiliane nei 31 e 25 metri continuano a mantenere alto il morale della radiofonia locale in HF e di questi tempi, con le giornate che si accorciano un poco nell'emisfero meridionale, ci possono essere buone aperture tra le 22 e le 24 UTC. L'unico segnale degno di nota era quello della RAE 15345 kHz la frequenza per l'estero dall'Argentina (anche in lingua italiana in un non facile orario tra le 19 e le 20 UTC). Anche dopo le 22 di domenica l'Argentina continuava ad arrivare con una radiocronaca di calcio, su una 15344,86 (mai stati troppo precisi). In teoria RAE utilizza anche i 6060, 9690 e gli 11710 (segnalati recentemente), ma i programmi per l'estero sono trasmessi solo da lunedì a venerdì. La domenica, secondo il sito ufficiale RAE, la programmazione prevede il relay del canale nazionale su 870 kHz fino alle 02.30 ed è quello che ho sentito io.
Di Brasile c'era poco o niente, almeno nei 31 metri. Nei 25 la trasmissione più regolare è quella di Brasil Central, Goiania su 11815 kHz. In questa registrazione potete sentirla in un'ora della giornata del tutto inedita per questo periodo primaverile (il segnale l'ho ascoltato verso Pasqua). Gli annunci pubblicitari (c'è anche un breve time check) che sentite si riferiscono alle 09.15 UTC, quando in Italia sono le 11 del mattino passate. Niente di veramente eccezionale, ma la cosa è anomala, di solito l'ascolto mattutino delle Brasiliane sopra i 6 MHz è più facile in piena estate australe, quando la lunga insolazione tende a favorire la ionizzazione su frequenze così alte mentre dalle nostre parti c'è già abbastanza luce.
L'ultima volta che ho potuto controllare in modo esaustivo le stazioni brasiliane ancora attive nei 31 e 25 metri era lo scorso dicembre, in Nord Europa. Ecco quelle allora presenti all'appello delle 22.30 UTC (le frequenze sono nominali, i trasmettitori sono tutti vecchi e con forte deriva quindi aspettatevi parecchie decine di Hertz di differenza):

9505 Radio Record
9530 Radio Nova Visao
9550 R.Boa Vontade, P.Alegre (tentativo)
9565 Radio Tupi, Curitiba
9615 Radio Cultura AM
9645 Radio Bandeirantes, SP
9675 Radio Cancao Nova
11780 Radio Nacional Amazonia
11785 Radio Guaiba
11815 Radio Brasil Central
11830 Radio CBN Anhanguera
11925 Radio Bandeirantes, SP

Se credete che il pollaio sia relativamente affollato, ripensateci. Ai bei tempi il Brasile popolava le gamme dei 49, 31, 25, 19 e persino 16 metri (17815 kHz), il numero di stazioni era molto più cospicuo. Oggi il WRTH elenca più stazioni di quante ne abbia riportate qui io, ma il loro status è quanto mai incerto, diverse di loro sono quasi sicuramente inattive. Come si fa a essere ancora ottimisti su questo fottutissimo hobby?

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