28 agosto 2006

Dischi fissi, frequenze che volano

Il disco del mio computer portatile, un Powerbook G4 12, ha smesso di funzionare dopo due giorni di rumoracci, incidendo profondamente sui ritmi di aggiornamento di questo blog. Portate pazienza, ho acquistato un nuovo disco e ho chiesto un intervento tecnico per la sostituzione, perché il G4 12 è una bruttissima bestia da aprire. Come molti che predicano (bene) regolari backup dei loro dati più importanti, anch'io razzolo (malissimo) nella più totale ignavia e con molta probabilità dovrò dare addio a un sacco di file, tra cui foto di bellissimi posti e un sacco di registrazioni di ascolti DX... (parecchie per fortuna sono online).
Anche molti file con elenchi di stazioni, broadcast e utilitarie, se ne sono andati, ma in questo caso almeno è solo questione di tempo: prima o poi usciranno gli aggiornamenti. Uno degli aggiornamenti più attesi - indipendentemente dai dischi guasti - riguarda le frequenze areonautiche civili (e molte militari) nelle HF. Il repertorio curato dal finlandese Risto Hirvonen, la mitica Aero List, era rimasto così com'era per tre anni, fermo al monitoraggio del 2003-2004.
Ma ora il buon Risto è ripartito con nuove ambizioni e se da un lato la cosa implica un piccolo esborso di denaro (la "nuova" Aero List non sarà più gratuita, sigh), la notizia è molto positiva perché la qualità dell'elenco è eccellente. Che cosa viene riportato nella Aero List? In pratica tutte le frequenze in fonia sulle onde corte normalmente utilizzate dalle torri e dagli aerei in volo su rotte particolarmente lunghe, dove le HF sostituiscono i collegamenti VHF tipici delle scale continentali. Tutti gli aerei che attraversano gli oceani e molti sul continente africano fanno ancora affidamento sulle onde corte per il dialogo con i controllori di volo, anche se naturalmente il satellite comincia a farla da padrone sui velivoli più moderni e sulle linee aeree più ricche. A volte, come nelle rotte transpolari, la copertura satellitare è addirittura insufficiente e le HF sono un must.
Oltre alle "major" e alle "regional" air routes civili, e a parecchie basi militari, la lista di Risto copre i collegamenti con le "land operation" delle linee aeree nei relativi aeroporti hub. Anche in questo caso, le HF - come afferma lo stesso Risto - non sono affatto morte o rimpiazzate dal satellite o dall'ACARS. Anche le linee aeree importanti continuano a servirsi di link voce in onde corte con le stazioni (dette LDOC long distance operational control) che forniscono informazioni meteo, connessioni con la rete telefonica terrestre e altre informazioni che la compagnia può ritenere utili ai suoi piloti in volo. La più famosa di queste LDOC è forse Stockholm Radio (provate sulla frequenza di 11.345 kHz naturalmente in USB) , la stessa utilizzata per le comunicazioni marittime. Una stazione che tra l'altro non serve solo Scandinaviam ma un sacco di altre linee aeree. Non infrequente è anche l'israeliana El Al, su 8.837 kHz, dal Ben Gurion.
Tornando alla lista Hirvonen, è ancora possibile procurarsi l'ultima versione non riveduta e corretta, gratuitamente, sul sito Web del gruppo Yahoo di UDXF, che ha sostituito il vecchio Worldwide Utility News. La lista si trova nell'area file (documenti), che richiede l'iscrizione al gruppo. Per ordinare la nuova lista a pagamento, al costo di 20 dollari per la versione elettronica, bisogna invece rivolgersi all'indirizzo di mail signalizr (at) yahoo (dot) com. Hirvonen fa sapere che le richieste verranno accuratamente vagliate.

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