05 ottobre 2006

Se anche lo scanner diventa digitale


Ho ricevuto da Motorola un comunicato sui dieci anni di attività del noto costruttore di apparati e terminali per telecomunicazioni nel mercato dello standard Tetra, Terrestrial trunked radio. In questi dieci anni Motorola è diventata uno dei maggiori fornitori infrastrutturali delllo standard digitale per il professional mobile radio (PMR), autentico GSM delle comunicazioni di pronto intervento. Ovviamente non è il solo, perché il sistema, codificato da ETSI (lo stesso ente normatore che ha promosso il GSM) alla fine degli anni ottanta, oggi è il più utilizzato dalle forze di polizia, sicurezza, gestione delle emergenze in tutto il mondo. Insieme all'azienda americana troviamo sul mercato Tetra il gruppo franco-tedesco-spagnolo EADS, nato dalla fusione tra Matra e Daimler-Chrysler Aerospace (curiosamente, Matra in passato aveva sviluppato un clone non compatibile del Tetra, Tetrapol, che conquistò una certa notorietà). EADS lo scorso anno ha rilevato le attività Tetra di Nokia diventando così un provider dello stesso calibro di Motorola. Anche Marconi aveva un offerta Tetra ma non mi è chiaro che cosa In Italia, di Tetra si occupa il gruppo Finmeccanica, attraverso Selex Communications (la vecchia Ote).
Seguo il settore PMR e Tetra da parecchi anni e ho avuto modo di conoscere bene questo fantastico sistema, vero spauracchio degli scanneristi, quegli appassionati che danno la caccia alle comunicazioni d'emergenza su varie frequenze della bande VHF e UHF. Tetra utilizza modulazioni digitali e criptazione, proprio come il GSM, e le possibilità di intercettarlo con metodi tradizionali sono virtualmente nulli. Le radiocomunicazioni di servizio attirano da sempre un certo interesse tra chi ascolta la radio per hobby e fintanto che le trasmissioni avvengono in modulazione di frequenza stretta (NFM) e con modulazioni analogiche il monitoraggio è possibile (anche se formalmente illegale, almeno da noi, e dopo un po' parecchio noioso). In passato diversi cronisti di nera si sintonizzavano sulle comunicazioni della polizia. Oggi la cosa sta diventando anacronistica proprio per l'avvento degli standard digitali come Tetra, Tetrapol o l'americano (sempre separatisti, da quelle parti) Apco. La migrazione ai PMR digitali, almeno fuori dall'Italia, è iniziata oltre dieci anni fa, anzi a dire il vero è iniziata con i primi servizi di comunicazione a due vie analogici ma di tipo "trunked", i cui ponti radio mettevano a disposizione più canali per la condivisione tra diversi servizi.
L'Italia è rimasta ferma al palo dei sistemi analogici non trunked per troppo tempo e oggi Tetra si sta lentamente affermando anche qui, dopo varie fasi di sperimentazione regionale, dal giubileo del 2000 alle olimpiadi di Torino. Ridicolo. Una situazione modello, tanto per cambiare, la troviamo in Gran Bretagna, dove l'operatore mobile O2 (di proprietà della spagnola Telefonica) gestisce la rete Tetra di pubblica sicurezza O2 Airwave, usata da tutte le forze di polizia britanniche. Questa è una delle caratteristiche primarie dello standard Tetra, che prevede la possibilità di collegare tra loro numerose stazioni base per realizzare infrastrutture in cui ciascun organismo utente potrà gestire una propria sottorete virtuale, ma riuscirà al tempo stesso ad accedere anche ad altre sottoreti. Due o tre anni fa ho assistito a una dimostrazione della piccola rete che Motorola ha realizzato con Tetra a Jersey, l'isoletta del canale. Polizia locale, pompieri e ambulanze utilizzavano la piccola infrastruttura tutti insieme separatamente, ma volendo potevano coordinare operazioni congiunte in modalità "interforze".
Tetra - e dallo scorso anno Tetra 2, capace di garantire coperture più estese e velocità di trasporto dati maggiori - funziona come tutti i walkie-talkie, offrendo la possibilità di chiamare (senza comporre il numero, accedendo alle risorse di rete in modalità push-to-talk) gruppi di terminali, di comunicare via voce e dati, di accedere ad altre sottoreti Tetra e a reti esterne (per esempio è possibile interconnettersi dal proprio terminale mobile Tetra alla rete telefonica). Il vantaggio del trunked consiste nell'ottimizzazione. Al posto dei mille ponti radio che una comunicazione analogica convenzionale costringe a impiantare, una rete Tetra di poche cellule può servire, anche per applicazioni civili, diversi utenti che pagheranno il servizio a consumo, come per il telefonino. Oltre al funzionamento "di rete", cioè coi terminali interconnessi tramite una o più stazioni base, c'è anche il Direct Mode Operation, attraverso cui due o più terminali possono comunicare tra loro direttamente, senza transitare per l'infrastruttura centrale.
Non ho mai veramente capito perché un sistema del genere, che oltretutto vanta una qualità vocale nettamente superiore ed è sicuro e non intercettabile (gli amici scanneristi non me ne vogliano), da queste parti sia stato per così tanto tempo relegato al ruolo di tecnologia in perenne stato di valutazione, mentre i nostri agenti di polizia per comunicare tra loro o con la centrale dovevano usare il telefono GSM. O forse l'ho capito: perché siamo incapaci di pianificare e fare le scelte giuste. Se siete curiosi di approfondire gli aspetti più tecnici, sul sito del Tetra Memorandum of Understanding trovate molte presentazioni in Powerpoint.

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