30 giugno 2007

Digitale ed eco-compatibile?

BBC Radio Humberside, scrive oggi Andrew Brade nella mailing list del Medium Wave Circle, ha utilizzato per tutto il giorno la sua frequenza in onde medie, 1485 kHz, per trasmettere a ciclo continuo un comunicato di emergenza di cinque minuti sulla grave emergenza meteorologica nella contea dell'Inghilterra settentrionale, dove gli allagamenti hanno portato alla chiusura anticipata di molte scuole e a una serie di incidenti e disastri. L'audio che viene continuamente ripetuto si può ancora sentire su questo clip Realaudio nel sito della stazione. Brade racconta anche che le onde medie sono state utilizzate anche nei giorni scorsi per fornire l'elenco delle scuole inagibili e altri avvisi, mentre in FM e DAB proseguivano le normali trasmissioni nazionali e locali.
Il fatto viene commentato da Graham Maynard, noto sperimentatore di antenne per onde medie, che mette in evidenza una questione che generalmente non rientra nel dibattito sull'evoluzione della radio verso il digitale. Maynard osserva che l'uso di un trasmettitore AM a bassa potenza per la diffusione di messaggi di emergenza su scala locale o nazionale è una caratteristica che né il DAB né DRM potrebbero facilmente condividere con la modulazione analogica. In caso di emergenza, specie nel corso di inondazioni, scrive l'esperto, la corrente elettrica può venire a mancare e in tali condizioni una radiolina in onde medie è il dispositivo che può resistere più a lungo con le batterie. Anche una radio FM analogica consumerebbe maggiore energia. E a proposito di energia, conclude Maynard, il "carbon footprint" cioè l'emissione complessiva di anidride carbonica dovuta al lavoro extra che la gente sarebbe costretta a praticare per potersi permettere l'acquisto delle nuove radio digitali, unita alle emissioni per il maggior consumo di corrente elettrica, rende ancora più eco-compatibili le onde medie analogiche. L'ultima affermazione è chiaramente paradossale, ma la questione dei consumi e delle batterie non deve essere marginale nella pianificazione dell'aggiornamento di un intero sistema di diffusione pubblica.

Nessun commento: