08 agosto 2007

Un Napoleone cinese delle radioline

Vacanze un po' risicate, quelle di quest'anno. Una complessa situazione famigliare e i clienti che pagano male e in ritardo le mie collaborazioni, costringono a un'estate minimalista, lontano dalle isole del mediterraneo meridionale che da qualche anno a questa parte mi regalano divertenti aperture "tropo" in FM. Peccato, ma non mi posso certo lamentare delle due manciate di giorni che sto trascorrendo qui all'Elba. L'avevamo scoperta cinque anni fa e ci eravamo scordati quanto in realtà ci fosse piaciuta. La terza isola italiana è un piccolo paradiso geologico, con oltre trecento varietà di minerali, inclusa la misteriosa magnetite. Questa volta sono riuscito a visitare i "cantieri" minerari del ferro, sono salito all'eremo della Madonna del Monte, dove Napoleone, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre del 1814 si ritirò a meditare il suo disperato ritorno alla grandezza. Poche le occasioni di ascolto. Sono tornato alla mitica spiaggia di Pomonte, sul lato ovest dell'isola, luogo quasi completamente isolato da stazioni FM italiane (dominano le stazioni corse, ma tropo e E sporadico, quando ci sono, sono fantastici). In compenso ho scoperto che la splendida spiaggia di Cavoli, a pochi minuti di corriera da Marina di Campo, non è da meno. Nel giro di un'ora, grazie a qualche sprazzo di E sporadico, ho ascoltato tre stazioni greche in FM, un bottino scarno ma sempre divertente. Altro posto da segnare, per la radio e per il mare, sul diario del beach-DXer.
Sul Venerdì di Repubblica, nella cover dedicata ai nuovi miliardari di tutto il mondo, spicca la figura del cinese Huang Guangyu, partito con un gruzzolo di 500 dollari speso per acquistare "radioline e gadget elettronici" rivenduti su una bancarella per strada. Oggi Huang è un magnate della consumer electronics e dell'edilizia, dimostrazione vivente che la radio - incredibilmente - può ancora portare molto lontano.

Nessun commento: