07 novembre 2007

Qui UniBocconi a voi Polskie Radio

Vorrei fare a Krzysztof i migliori auguri per la sua carriera radiofonica di giovane bocconiono e corrispondente per Polskie Radio Trójka! La notizia è apparsa sul notiziario online di Bocconi.Lab, e-Files.

Dalla Polonia sulle onde radio

Krzysztof Wojtaniec studia al Biem, ma a 16 anni ha cominciato a farsi le ossa collaborando con un’agenzia e con la radio nazionale. E adesso conta di far sentire la sua voce anche da Milano

I radioascoltatori polacchi conoscono già la sua voce per una collaborazione con il secondo canale della radio nazionale e, presto, potrebbero risentirla grazie alle corrispondenze che Krzysztof Wojtaniec, ventenne studente del secondo anno del Biem Bocconi, spedirà da Milano.
La sua storia d’amore per il giornalismo è cominciata alle scuole superiori, frequentate in lingua inglese presso una International baccalaureate school a Varsavia, un genere di istituzione scolastica presente in 125 paesi con oltre 2.000 scuole, che rilasciano un diploma internazionale con diritto di accesso all’università. Krzysztof ha dapprima scritto una tesina che comparava lo stile di due emittenti televisive (Cnn, istituzionale, e Sky news, con un taglio più pettegolo anche per i legami con il tabloid Sun) e ha poi scelto di accorpare due periodi di attività sul campo obbligatoria chiedendo uno stage a un’agenzia radiofonica che distribuisce i propri programmi alla radio nazionale polacca e ad altre emittenti.
“Ricordo che al colloquio, dopo i convenevoli, mi hanno messo in mano due lanci di agenzia scritti in inglese e mi hanno chiesto di trarne due notizie in polacco per la radio. Sono riuscito a farne solo una, ma è piaciuta e hanno deciso di concedermi lo stage. Quando hanno scoperto che avevo solo 16 anni mi hanno però spiegato che non sarei potuto uscire dagli studi per fare interviste, ma mi sarei limitato alla scrittura delle notizie dalla redazione”.
Ed eccolo catapultato in una newsroom che riceve le agenzie di tutto il mondo, con schermi che trasmettono notizie in tutte le lingue. “Era esaltante”, dice, “la consapevolezza di essere una delle prime persone nel mio paese a sapere che cosa stava accadendo nel resto del mondo. Era tutto così veloce, così attivo. Ci sono rimasto solo due mesi, ma è stato abbastanza per decidere che mi piace”. Krzysztof scriveva i testi destinati ad essere letti nei giornali radio. Ha cominciato con temi leggeri, o facili, come le Olimpiadi (si era nel 2004), per poi affrontare questioni più complicate. “Ricordo anche qualche errore”, ammette con sincerità, “che mi ha fatto capire che non basta conoscere la lingua, ma bisogna rimanere costantemente aggiornati sui temi di cui ci occupa”.
Era nata una passione da nutrire, e così Krzysztof ha approfittato del network personale per farsi presentare alla conduttrice di un programma radiofonico di varia del secondo canale della radio nazionale. Ne è seguita una collaborazione informale per cui Krzysztof coordinava i contatti con il pubblico, che partecipava al programma dagli studi, stimolando i presenti a porre questioni. Fino a quando ha potuto andare in onda di persona, interloquendo in diretta con la conduttrice e gli ospiti.
“Mi sono dovuto fermare l’ultimo anno di scuola superiore per preparare a dovere la maturità”, spiega, “ma ho ripreso i contatti prima di venire alla Bocconi”. Questa volta il contatto è con il terzo canale della radio polacca, per il quale Krzysztof è una sorta di corrispondente aggiunto, con la facoltà di cercare notizie a Milano, mentre il corrispondente ufficiale prosegue il suo lavoro da Roma. “Devo cercare notizie curiose piuttosto che importanti, perché non devo interferire con il suo lavoro e, per ora, mi muovo alla ricerca di iniziative soprattutto culturali che coinvolgano, in qualche modo, i polacchi, come il recente International Film festival, che presentava anche pellicole del mio paese”.
Nel suo futuro vede ancora il giornalismo, ma ha scelto il Biem Bocconi perché gli sembrava un programma ad ampio spettro, capace di mantenere aperte molte porte. “Certo, mi piacerebbe essere un giornalista che sa di economia”, spiega, “anche da freelance”. In seconda battuta, però, si vede come imprenditore. Le idee non gli mancano e sta già studiando le opportunità turistiche offerte dai campionati europei di calcio, che si svolgeranno in Polonia e Ucraina nel 2012.
Intanto, però, è tornato al giornalismo, come caporedattore di Is@B News, il giornale degli studenti internazionali della Bocconi. Senza finanziamenti di nessun tipo, gli studenti sono riusciti a finanziarsi la stampa di un migliaio di copie grazie al reperimento di alcuni inserzionisti pubblicitari. E questo è business.

(di Fabio Todesco)

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