14 dicembre 2007

Alcatel-Lucent, 3 e RAi sperimentano il DVB-SH

Ma la RAI non ci aveva fatto capire che il DVB-H non aveva troppe prospettive in Italia? Che il T-DMB fosse più interessante, per la sua maggiore flessibilità nei confronti di contenuti non solo televisivi? Mah. Oggi mi è arrivato il seguente comunicato stampa di Alcatel-Lucent, provider di piattaforme infrastrutturali per la versione "SH", satellite services to handheld del DVB. Con il DVB-SH il segnale televisivo digitale arriva sui nostri dispositvi palmari direttamente dal satellite. La sperimentazione, l'ennesima sperimentazione aggiungerei io, riguarderà la città di Torino. Lasciamo stare per un attimo la questione del DMB e del contesto allargato alla radio digitale... Hanno davvero senso tutti questi esperimenti tecnologici (che funzionano, e vorrei anche vedere) quando sembra che ci si interroghi così poco sulle effettive value proposition della cosiddetta TV del futuro? Ricordo solo due mesi fa, al Broadband Forum di Berlino, un bellissimo intervento di Theresa White, di Accenture, sui modelli di business per la tv digitale interattive. Ancora non c'è trippa per gatti, ha detto la White, il digitale televisivo, dal punto di vista dei contenuti, è ancora una grossa incognita e soprattutto non guadagna una lira. Consiglio ai protagonisti di questo nuovo sperimento tecnologico di andarsi a scaricare il report appena pubblicato dagli Osservatori del Politecnico di Milano, che proprio ieri hanno annunciato il risultato di un approfondito studio sulle varie forme di tv digitale (1.500 canali presi in esame!):
A stravincere, rilevano gli Osservatori, è ancora la cosiddetta Sofa-Tv, quella che noi italiani conosciamo dal 1954. «Per la prima volta in Italia una fotografia delle "nuove televisioni",» annunciano gli esperti del Poli. «Classificati quasi 1.500 canali per le 6 piattaforme digitali attualmente disponibili nelle 3 macro-aree individuate: 444 sono SOFA TV, 812 DESKTOP TV e 151 HAND TV. Quasi 2,5 miliardi di Euro il fatturato raggiunto nel 2006 di cui oltre il 95% è realizzato dalle SOFA TV che in termini numerici rappresentano solo il 32% dei canali digitali.
Altissima la competizione: televisioni digitali e tradizionali si contendono share of time dell'utente e, sempre di più, share of advertising delle imprese.»
Non so se si è capito, ma qui stiamo parlando di massmedia, di contenuti. Le tecnologie servono solo a trasportarli, i contenuti. Il fatto che funzionino bene, che siano ingegneristicamente arrapanti, interessa solo quattro gatti in laboratorio. Guardare la tv sul telefonino? Tecnologicamente è possibile, OK, tutti bravi. Ma c'è qualcuno che poi la guarda questa benedetta tv mobile? Che si dà da fare per realizzarla nel modo migliore? Che studia i nuovi linguaggi? Per il momento il 95% dei fatturati della tv digitale, un sottoinsieme di quella analogica, deriva da uno stile di consumo vecchio di mezzo secolo. L'unica differenza sono il set-top box e l'antenna parabolica. Per ribaltare queste cifre, la leva tecnologica sarà anche necessaria. Ma non sufficiente.

Alcatel-Lucent, 3 Italia e RAI avviano una collaborazione per la sperimentazione della TV-mobile DVB-SH in Italia

Prima sperimentazione al mondo di TV mobile DVB-SH che integra reti mobili e broadcast

Vimercate/Roma, 14 dicembre 2007 — Alcatel-Lucent, 3 Italia e RAI lanciano il primo trial di TV Mobile basata sullo standard DVB-SH in Italia.
Il DVB-SH (Digital Video Broadcasting – Satellite services to Handhelds) è una evoluzione del DVB-H che fornisce una più elevata efficienza spettrale e permette l’integrazione con reti ibride satellitari/terrestri. In questo trial, basato sulla soluzione Unlimited Mobile TV di Alcatel-Lucent, per la prima volta al mondo si utilizza una rete terrestre DVB-SH a più livelli che comprende sia i trasmettitori a bassa potenza propri degli operatori mobili sia quelli a media potenza tipici dei broadcasters.

La sperimentazione avrà luogo a Torino, ed è curata per RAI dalla Direzione Strategie Tecnologiche, da Raiway SpA e dal Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica, che vantano una esperienza triennale nella sperimentazione in campo della TV-mobile. I siti cellulari messi a disposizione da 3 Italia offriranno copertura indoor nel centro della città; le torri di trasmissione di RAI e Raiway offriranno la copertura outdoor della città e sui veicoli.
Alcatel-Lucent fornirà i sistemi DVB-SH, pianificherà e integrerà la rete e fornirà il supporto tecnico necessario al buon svolgimento della sperimentazione. I ripetitori DVB-SH a bassa potenza di Alcatel-Lucent saranno collocati nei siti della rete UMTS live di 3 Italia e connessi alle antenne UMTS.
La prima fase del trial, che si svolgerà tra dicembre 2007 e marzo 2008, sarà finalizzata a testare le capacità del DVB-SH di supportare un elevato numero di canali di TV mobile ad alta qualità, per un ampio pubblico, in varie condizioni di utilizzo. Le numerose caratteristiche innovative del DVB-SH saranno valutate durante questo test, che in questa prima fase sarà unicamente terrestre.
In una seconda fase, il segnale broadcast da satellite sarà emulato da un trasmettitore situato su un elicottero ad una elevata altitudine; per analizzare situazioni di utilizzo reale, saranno distribuiti dei terminali commerciali DVB-SH a un campione di clienti. In una prospettiva di più lungo termine verranno effettuati test con satelliti operativi in collaborazione con un primario operatore satellitare.

Si prevede che la sperimentazione dimostrerà la migliore qualità in ricezione dello standard DVB-SH, grazie per esempio alle prestazioni radio migliorate in relazione all’utilizzo della banda-S per il servizio all’interno degli edifici (indoor), per la mobilità (time interleaver e diversità d’antenna in ricezione) e all’esterno in situazioni particolarmente critiche (outdoor).

Claudio Cappon, Direttore Generale di RAI, ha dichiarato: “RAI, nell’ottica del servizio pubblico, è interessata a fornire al pubblico italiano contenuti di tv mobile di alta qualità, basati su diverse tecnologie. In questa prospettiva, è nostra responsabilità anche esplorare soluzioni tecnologiche innovative, come il DVB-SH, per ottimizzare i costi della distribuzione dei nostri servizi a un pubblico sempre più ampio.”
Andreas Schneider, amministratore delegato di Alcatel-Lucent Italia ha aggiunto: “Per la prima volta nel settore, si potranno vedere le capacità di una rete di tv mobile broadcast di soddisfare contemporaneamente le esigenze di servizio degli operatori mobili e di quelli televisivi, in condizioni di utilizzo indoor, outdoor e in auto. Questa partnership straordinaria con 3 Italia e RAI ci entusiasma perché ci permette di dimostrare agli italiani i vantaggi della nostra soluzione Unlimited Mobile TV basata sullo standard DVB-SH.”
Lo spettro della banda S (2,17-2,20 GHz) è disponibile in tutta Europa e può essere utilizzato per erogare in tutto il continente servizi mobili satellitari come la Mobile TV. Il 14 febbraio 2007 la Commissione Europea ha emesso una Decisione sull’armonizzazione dell’utilizzo di questo spettro a livello Europeo e il 22 agosto 2007 ha adottato una proposta per la selezione dei sistemi per i servizi mobili satellitari. Se adottato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE questo nuovo meccanismo di selezione permetterà, a partire dal 2009, lo sviluppo di servizi innovativi come la Mobile TV su standard DVB-SH.


2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Ormai la rai fa cadere le braccia.
Mi sembra come una nave che, no avendo una rotta, è costretta a navigare a vista.
2006 DVB-H
2007 DMB
2008 DVB-SH
cosa resta da sperimentare?
ma la rai non dovrebbe occuparsi soprattutto dei contenuti?

Andrea Lawendel ha detto...

Mi sembra giusto sottolineare che la sperimentazione viene condotta da Raiway, il braccio infrastrutturale della RAI. E che la sperimentazione degli standard digitali rientra nell'ambito delle attività descritte dal contratto di servizio. Alcune mie fonti sostengono che le direttive dall'alto parlano ormai di un tracciato ben definito: DVB per la televisione digitale in tutte le sue articolazioni e DMB per la radio e la "visual radio" digitale. Non è chiaro a questo punto dove stia andando il DAB con la sua evoluzione DAB+, che interessa in modo esplicito ad alcuni network radiofonici commerciali. Ne' d'altronde si capisce se il DRM verrà definitivamente approvato come tecnologia per la digitalizzazione della AM ed eventualmente, sul lungo termine (DRM+), dell'FM analogici.