23 gennaio 2009

Jan Stanisław Lawendel

Sh'ma Yis-ra-eil, A-do-nai E-lo-hei-nu, A-do-nai E-chad

Warszawa, 18 marzec 1918
Milano, 23 gennaio 2009

IL Signore (è) il mio pastore: nulla mi mancherà.
Egli mi fa giacere in paschi erbosi, Mi guida lungo le acque chete.
Egli mi ristora l'anima; Egli mi conduce per sentieri di giustizia, Per amor del suo Nome.
Avvegnachè io camminassi nella valle dell'ombra della morte, Io non temerei male alcuno; perciocchè tu sei meco; La tua bacchetta, e la tua verga mi consolano.
Tu apparecchi davanti a me la mensa, al cospetto de' miei nemici; Tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca.
Per certo, beni e benignità mi accompagneranno Tutti i giorni della mia vita; Ed io abiterò nella Casa del Signore Per lunghi giorni.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Andrea,
tante volte ho colto il tuo dolore celato nella normalità del quotidiano.Tante volte ti ho sentito empaticamente vicino cogliendo l'importanza che aveva per te, condividere questo spazio con tutti noi,in un momento difficile.E noi siamo qui, silenti e attoniti, stringendo il dolore che ti ha colpito per la scomparsa di tuo papà che continuerà a sorreggerti come nella foto....per sempre.Un forte abbraccio.
Francesco Riganello

Anonimo ha detto...

Gentile Andrea, io mi chiamo Galliano Tortelli e sono un appassionato della radio e un lettore quasi quotidiano del suo blog. Finora sono rimasto in silenzio, ma ora voglio manifestarmi per testimoniarle la mia vicinanza in questo momento per lei così doloroso. Un abbraccio.
Galliano Tortelli

Andrea Lawendel ha detto...

Pur tenendo in debito conto la natura terapeutica (per il sottoscritto, beninteso) e al tempo stesso gratuita di questo diario, frequentemente ho temuto, negli ultimi mesi, di infliggere ai suoi lettori un carico emotivo forse sproporzionato alla marginale dose di interesse o svago generata. Tanto più considerando che i problemi della vita investono o sfiorano tutti e non mi autorizzano certo a pensare che io sia l'unico a doverli fronteggiare.
Eppure non pochi, attraverso commenti come questi di Francesco e Galliano; o con la posta elettronica, o addirittura gli sms, hanno voluto manifestare, oltre a una infinita pazienza, una partecipazione e un affetto fraterni.
A dimostrazione di quanto profondo, coinvolgente possa diventare il legame, anche casuale, occasionale, costruito sull'affinità: la comune sensibilità alle tematiche per le quali la radio fa da meraviglioso catalizzatore.
Attestazioni di stima e giudizi positivi non sono mancati in passato. In questa occasione sento che le parole non giungono da semplici, magari affezionati lettori, ma da amici veri e molto vicini. Grazie.

iKlee ha detto...

caro andrea,
avendo dovuto sopportare la stessa perdita ormai tanti anni fa, credo di comprendere il tuo stato d'animo. purtroppo temo non vi siano possibilità di fuga e questa perdita non potrà essere mitigata dal tempo. anzi, ti dirò che a distanza di 27 anni, tuttora mi capita di fare o vedere qualcosa e pensare..."stasera lo racconto al babbo..." ma mentre lo penso mi rendo conto che non sarà possibile. oppure mio padre già sta realizzando quanto penso.
forse non ho parole di conforto, ma sono le più sincere e di condivisione che ti posso dare.

e sono d'accordo con un precedente saluto: l'immagine di tuo padre che ti sostiene quando eri piccolo, è davvero bella e sono certo che lo sta facendo adesso e lo farà ancora per molto tempo.

un forte abbraccio.

Anonimo ha detto...

Io non ti conosco,ma ho avuto il piacere di fare una chat con te,e aver capito la profondita' dellla tua esperienza di vita personale.
Sia pure nel dolore,ricorda,che questo uomo ti ha reso quello che sei,e vive e vivra' nelle tue azioni ,nel tuo pensiero,e trasmesso a tutti noi.Dico tutti noi,perche' chi ha qualche cosa da dare,lo fa inconsapevolmente,con sincerita'.
Cosi' anche tramite questo sito,che e' una tua opera dell'ingegno,una infinitesima parte della persona scomparsa,e' in noi e non lo dimenticheremo.
שָׁלוֹם Shalom...

Anonimo ha detto...

Un grande abbraccio.

Francesco

Anonimo ha detto...

Schema israel adonai eloeinu adonai echad.
Un abbraccio da Giorgio Sinigaglia e famiglia.

Ricordo le tue passeggiate fino a Via dei Missaglia...ti siamo vicini

Quirino Tirelli ha detto...

Le mie piu' sentite condoglianze

Fabrizio ha detto...

Condoglianze da parte mia