16 aprile 2009

Digital Britain: 50 radio locali a rischio chiusura

Un generale allentamento delle regole e soprattutto un approccio molto diverso, che invece di cercare di imporre il localismo dall’alto parta dal basso cercando di misurare il gradimento del pubblico nei confronti dell’emittenza locale. Che però deve essere tenuta a trasmettere molti più notiziari di interesse ristretto all’area di copertura. Questo, a grandi linee, insieme a una maggiore spinta verso la digitalizzazione delle infrastrutture per le stazioni regionali e nazionali, è lo scenario consulenziale che emerge dallo studio appena presentato davanti alla commissione Digital Britain da John Myers. L’ex responsabile del gruppo GMG, uno dei protagonisti del settore della radio commerciale in Gran Bretagna, era stato incaricato a febbraio di stilare una accurata analisi sulle prospettive per l’emittenza locale. Le sue conclusioni sono molto pessimistiche. Nelle attuali situazione di contrazione dei ricavi pubblicitari (revenues che scenderanno sotto il mezzo miliardo di sterline per la prima volta dopo dieci anni), almeno 50 stazioni locali britanniche rischiano la chiusura da qui a due anni. Myers si è focalizzato sulle radio attive nei bacini di ascolto con meno di 700 mila abitanti, una condizione al contorno che circoscrive il suo campo di indagine a circa 200 stazioni in FM e AM.
Da questa analisi emerge appunto una serie di considerazioni sui cambiamenti che il regolatore OFCOM deve mettere in atto nel dominio delle attuali regole sul localismo, oggi riassumibile in una serie di norme riguardanti le ore di programmazione, la proprietà e i potenziali di audience. Tutte regole troppo vecchie, secondo Myers che si dice tuttavia convinto della validità della formula locale nell'emittenza radiofoncia. L'esperto avverte tuttavia anche l’urgenza del percorso di digitalizzazione per le emittenti pubbliche e per quelle commerciali a copertura più estesa. I costi di questa transizione, afferma Myers, dovranno pesare soprattutto sulla BBC che dovrà farsi carico del grosso della gestione dell’aspetto finanziario.
Per scaricare i documenti PDF con lo studio rilasciato da John Myers cliccare qui sul sito del commissione ministeriale. Questa invece è la notizia proposta oggi dal Guardian:

'More than 50 local radio stations could close without regulatory shakeup'

John Plunkett
Thursday 16 April 2009

John Myers's government-commissioned study finds local commercial radio facing 'death by a thousand cuts'

A government-commissioned review of local commercial radio has today warned that more than 50 stations around the country could be forced out of business without a radical overhaul of the way the sector is regulated.
The review's author, former GMG Radio chief executive John Myers, said urgent action was needed if local radio is not to face "death by a thousand cuts". Myers added that existing rules regarding music policy, local programming and the precise location of a station's studios should be ditched in favour of a new "local impact test". He said localness remained key to small stations' success, but added that regulation should move away from "outdated" and "pedantic" box-ticking to focus on output rather than input.
However, even with urgent regulatory and government assistance he warned that there was a "real possibility" of at least 50 local stations closing down during the next two years.
With UK radio advertising revenue in steep decline and anticipated to fall below £500m in 2009 for the first time in a decade, Myers warned that the threat was "perilous" for an industry facing the "very worst of times".
"Now is not the time for 'baby steps' or for weakness of commitment. Instead the radio industry as a whole must be bold, as I believe this might be one of the last opportunities it will be offered to carve out a long-term, profitable and successful future," Myers said in the report, published today. "I firmly believe that the 'localness' of local radio will continue to be the key to its success. If local radio were to 'de-localise' its broadcast content, it would simply fade into a sea of similar radio stations that offer no particular USP to their audiences," he added.
(continua)


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