24 settembre 2009

RNC - Crimine, terrorismo e industria dei media

Iniziata la sessione pomeridiana della Radio News Conference dell'EBU a Torino. Pausa pranzo molto stimolante in uno dei ristoranti di Piero Chiambretti a Torino (ristorante di sushi, che non hanno servito; in compenso ho potuto bere dell'acqua minerale "riserva" Piero Chiambretti e mi sento davvero purificato). Al tavolo Mike Mullane, organizzatore della conferenza, John Dickie, del dipartimento di italianistica dello University College di Londra e autore di un libro sulla mafia e Pino Arlacchi, parlamentare europeo e grande esperto di criminalità. La criminalità e la sicurezza dei reporter nei teatri ad alto rischio sarà il tema della discussione, il che spiega la presenza di questi esperti. Ma durante il pranzo si è parlato di moltissime cose, incluso il problema della traduzione di libri di successo come Gomorra di Saviano (Dickie sostiene che la traduzione inglese di Gomorra è un disastro). Per il lungo lavoro svolto per conto delle Nazioni Unite Arlacchi è una miniera di considerazioni e analisi sulla criminalità e il terrorismo. La sua tesi è che il terrorismo esiste nella misura in cui i media ne costruiscono il mito (facendo il gioco del terrorismo). Il suo libro L'inganno e la paura, il mito del caos globale, uscito all'inizio dell'anno per Saggiatore, riassume questa visione.
Subito dopo mangiato John è entrato in libreria per acquistare l'Educazione siberiana, del russo Nikolai Lilin, che ho avuto modo di citare poco fa, a proposito di crimine e traduzione. Lilin è stato uno dei protagonisti del Festival della traduzione di Bellinzona, Babel, di cui non ho ancora parlato (trovate però già diverso materiale di mariu su Radiopassioni, il forum). Educazione siberiana è il romanzo della gioventù dell'autore in Transdnistria, lo "stato (criminale) che non c'è" posto ai confini tra Moldavia e Russia. Potete ascoltare da Bellinzona la voce di Lilin, che parla e scrive in italiano, scaricando questo file da Mediafire.

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