13 aprile 2011

Radio 3: le "radiografie" di un'Italia che resiste

Non so chi abbia avuto l'idea, chiunque sia è un genio, fin dal nome di questo nuovo spazio del sito di Radio 3. Peccato solo che tutto finisca nel vortice nero di un sito istituzionale che andrebbe pesantemente rivisto nel layout grafico, nei colori e nell'uso dei plugin tecnologici (abbasso Silverlight). Fatta questa premessa, le nuove "Radiografie" - le foto dei loro apparecchi radio che gli ascoltatori del canale culturale di Radio Rai sono invitati a spedire all'indirizzo radio3web (at) rai (dot) it e che da ieri vengono pubblicate all'indirizzo rai.tv (ce ne sono già un centinaio) - sono una meraviglia, un ritratto delicato, romantico e ottimista della passione che evidentemente tante persone continuano a nutrire per una radiofonia fatta come si deve. Con il cervello e il cuore. Invito tutti coloro che frequentano Radiopassioni e coloro che vi accedono casualmente, a fotografare i loro apparecchi radio e a inviare gli scatti all'indirizzo appena citato.
In ore così tristi per la nostra politica parlamentare, di fronte a una suddivisione sempre più marcata, abissale, tra due tipologie di italiani (una purtroppo minoritaria), sotto il piombo dei decreti arbitrari che cercano di imbavagliare la giustizia, nel desolante spegnersi di molte iniziative culturali, nell'indifferenza distruttiva nei confronti della scuola in primo luogo ma anche del teatro, del cinema, della musica, è addirittura commovente l'accostamento tra la radio da ascoltare (e su cui pensare) e i libri letti e da leggere che traspare in queste immagini. Un tenue messaggio di speranza per tutti quelli che si aggrappano all'idea che ancora non è tutto finito.
Grazie, Radio 3.

Nessun commento: