19 agosto 2011

News via telex in HF: WLO risveglia l'epopea della radio di bordo


Se le onde corte delle emittenti internazionali sembrano avere una salute sempre più cagionevole, non mancano le iniziative private che cercano di riportare in auge un medium già ampiamente archiviato in settori assai più specifici, come la navigazione mercantile. Dopo il tramonto ufficiale del codice Morse (ufficialmente abbandonato dalle autorità marittime internazionali nel 1999) e con il forte aumento della capacità delle infrastrutture satellitari e radiomobili, moltissime stazioni costiere navali sono state smantellate. Un bel sito storico che le rievoca è quello di Robert Maskill. Questo tipo di impianti forniva due tipi di servizio: la connessione tra apparati di bordo e reti telefoniche terrestri (che consentiva per esempio alle famiglie e a chiunque non fosse dotato di un trasmettitore marino di contattare i membri degli equipaggi); e la trasmissione di telegrammi di servizio, previsioni meteorologiche e informazioni di vario tipo. Nel primo caso si utilizzavano le onde corte modulate in banda laterale unica, nel secondo soprattutto il Morse e altri sistemi di trasmissione digitale dell'informazione. Negli Stati Uniti il declino delle stazioni costiere radiotelefoniche è stato molto marcato dopo la fine degli annni Novanta. Restano ancora in funzione (si veda questa pagina della NOAA americana) diversi impianti pubblici per la diffusione di informazioni meteorologiche e alcuni network privati che offrono anche servizi di comunicazione, in particolare di posta elettronica via HF (ancora piuttosto convenienti a fronte dei costi della banda satellitare) e altri dati.
Uno di questi operatori privati, ShipCom LLC, controllata dall'imprenditore/radioamatore Rene Steigler, K4EDX, gestisce le stazioni WLO e WCL di Mobile, Alabama; KLB di Silvana, Washington; e KNN, Marina del Rey, California. In queste ore WLO ha attivato i test, richiesti dalle autorità regolatorie, di un nuovo serviziodi trasmissione di informazioni giornalistiche in modalità radiotelex. I test sono già attivi 24/7 sulla frequenza HF marina di 8473 kHz, con una potenza nominale di 1.000 Watt (ora sono solo 300 per qualche problema agli stadi finali del trasmettitore) in modalità RTTY (45 baud di velocità e 170 Hz di separazione mark/space, con inversione). Sono previste anche trasmissioni in modalità Sitor-B (altrimenti nota come FEC, Forward Error Correction). Il segnale è già stato ricevuto in Italia, Christian Diemoz da aosta ha potuto decodificare qualche linea di notiziario proprio questa mattina e ha ricevuto una conferma poco fa. I rapporti di ricezione sono molto utili per testare un servizio formalmente rivolto a un generico pubblico di navigatori e vanno inviati a wlonews (at) olypen (dot) com.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Andrea. Aggiungo alla tua interessante notizia quanto ho già avuto modo di precisare in un altro blog: per garantire la copertura in area A4 GMDSS (anche in A3 per le navi prive di apparati satellitari INMARSAT) le stazioni costiere devono fare ascolto (quindi traffico...) anche su frequenze HF. Certo, è "solo" traffico numerico ma che continua a far vivere le onde corte non solo per noi appassionati ma, soprattutto, per il servizio radiomobile di sicurezza e soccorso in mare.

Enzo-IZ1CQN

Andrea Lawendel ha detto...

Precisazione fondamentale, Enzo. Anche in modalità trasmissive automatiche le HF continuano a essere un requisito importante (e imposto dagli organismi internazionali di cui parlavo) nelle situazioni di emergenza e per ovviare ai limiti di copertura satellitare e venire incontro alle esigenze dei natanti non dotati di certe classi di equipaggiamento. Esiste per esempio un cospicuo numero di navi da diporto, velieri e quant'altro, ben contente di poter utilizzare servizi come SailMail, di origine marcatamente radioamatoriale.