04 novembre 2011

Dopo 12 anni MediaCorp Singapore spegne il DAB: obsoleto

Per quanto possa risultare attraente una tecnologia come la radio digitale DAB, specie nella sua ultima veste con codifica audio migliorata, è anche perfettamente inutile nascondersi dietro un dito e non riconoscere che quella che alla fine degli anni Novanta poteva sembrare la soluzione ideale per prendere prima o poi il posto dell'FM deve essere contestualizzata in modo del tutto diverso. Quindici anni fa il DAB era anche la sola alternativa prevedibile, oggi è solo una delle tante possibilità di distribuire audio in formato digitale. E se proprio vogliamo dirla tutta è anche poco conveniente sul piano infrastrutturale. Volenti o nolenti la radio oggi è presente via etere in FM e in rete a protocollo IP, dove tra l'altro il mezzo radiofonico trova una sponda e un canale di interattività del tutto inattesi ma molto utili per restare attaccati alla propria audience.
Devono essere queste le considerazioni che hanno spinto il management di MediaCorp di Singapore ad ammettere che il Re DAB è ormai nudo come mamma l'aveva fatto troppo tempo fa. Dal primo di dicembre 2011, tra poche settimane, il servizio DAB che MediaCorp aveva lanciato nello Stato estremorientale di Singapore nel 1999 smetterà di esistere e il personale addetto verrà impiegato in altro modo. In dodici anni il DAB non è riuscito a conquistare un'infima parte del seguito che hanno oggi tra gli abitanti del piccolo territorio in terra asiatica - poco meno di 700 km quadrati, d'accordo, ma oltre 5 milioni di abitanti con un reddito procapite invidiabile - la combinata radio FM e radio via Internet, in particolare quella che si può ascoltare con lo smartphone grazie ad app come MeRadio. Qualche anno fa Singapore aveva anche smantellato la sua rete domestica e cinese sulle onde corte, anche lì per mancanza di seguito. Il comunicato ufficiale sottolinea che MediaCorp deve canalizzare le proprie risorse là dove c'è crescita di interesse e in questo momento il DAB viene percepito come non meno obsoleto della vecchia radio analogica in modulazione di ampiezza.
Dite che è ingenuo mettere a confronto la situazione di una Nazione tanto piccola e casi come quelli dell'Australia e della Germania, dove invece il DAB viene lanciato o ri-lanciato? O è ingenuo chi pensa che le due situazioni siano diverse?

Digital Audio Broadcasting service to stop transmission

Singapore, 1 November 2011 – MediaCorp will discontinue its Digital Audio Broadcasting (DAB) service with effect from 1 December 2011.

MediaCorp launched a DAB service in Singapore in November 1999 and was the first broadcaster in South East Asia to offer digital radio. Back then, DAB was widely seen as the “replacement technology” for FM radio; however, the effectiveness and reach of DAB has diminished over time with advances in technology which has widened the receptivity of radio through online streaming as well as mobile phone apps. Listeners now have a wide range of convenient access to radio alongside the FM services, which continue to provide excellent coverage and listenership in Singapore.
Since the launch of the service some 12 years ago, the growth in listenership on MediaCorp’s DAB service has remained stagnant. On the other hand, the rapid growth in the number of listeners through online streaming and phone app MeRadio has shown that these platforms are serving the listeners more effectively than the DAB platform.
As a commercial outfit, MediaCorp needs to channel resources where the growth engines are. Having carefully evaluated the viability of the service, the decision has been made to discontinue the service. MediaCorp will re-deploy all its DAB staff to other operations.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve cosa dire almeno qui in Italia i piani tariffari per internet mobile
che fanno le varie società di telefonia sono improponibili, spendere 2€ al giorno per ascoltare la radio?
Non esiste.
Comunque la Tivoli radio propone il modello portatile PAL + DAB + naturalmente FM
collegabile a tutti i dispositivi esterni.

marco barsotti ha detto...

il destino del DAB e' di essere perennemente in fase di lancio o dismissione!

una curiosita sul commento subito sopra: qui in francia ho 500 MB/'mese a 39 euro, e bastano x ascoltare parecchio la radio (con tunein, scegliendo stream non oltre i 64 kbps)....ma in italia due anni fa con wind avevo ben di piu, come mai parli di 2 euro/giorno?

Andrea Lawendel ha detto...

Sono d'accordo con Marco, le tariffe flat degli operatori europei non sono poi così sfavorevoli, per iPad 3 Italia mi fa pagare 5 euro al mese per 3 giga di traffico. Non potrei mettermi ad ascoltare radio via Web tutto il giorno ma... Uno stream AAC a 64 kilobit "consuma" 8 kbyte al secondo per 3600 secondi cioè 28,8 mega all'ora. Un giga sarebbero circa 35 ore di radio, un'ora al giorno. Mettiamoci dentro anche i segnali in upload per la gestione prevista dai vari protocolli di trasporto, sicuramente il monte ore si riduce un po' ma non mi sembrano valori drammatici.

Fabrizio ha detto...

Gli unici Paesi dove il DAB sembra avere un futuro (forse) sono i Paesi del Nord-Europa (ad esempio ho intervistato l'ad di una compagnia norvegese che trasmette tv via DMB ed è assolutamente determinato a portare tutta la radio sul digitale in Norvegia) come Norvegia e Danimarca (Paesi che non hanno la spada di Damocle del debito pubblico).

P.S. complimneti per il restyling del blog! Ciao!

Andrea Lawendel ha detto...

Bentornato Fabrizio. Va detto che per una Norvegia che potrebbe essere la prima nazione a spegnere la radio FM analogica, la Finlandia anni fa ha deciso di sospendere ogni sperimentazione sul DAB, considerato obsoleto e inutile. In effetti la Norvegia è il Qatar dell'Europa, potrebbero permettersi di eliminare tutti i lavori che non si svolgano sulle piattaforme o intorno al petrolio. In Danimarca credo che basterebbero tre torri DAB per coprire l'intero territorio...