22 febbraio 2012

Stitcher, la talk radio asincrona recupera il concetto di audience nel mezzo one-to-one

Leggevo l'altro giorno da qualche parte (sorry, non mi son segnato la fonte, ma il problema non è nuovo) alcune note su uno degli effetti collaterali dell'aumento dei tassi di ascolto delle stazioni radio via Web, in particolare quelle a forte contenuto musicale, che fanno leva sul concetto di "personalizzazione" dei contenuti. "La tua stazione radio personale" è lo slogan più diffuso, "quello che piace solo a te e ai tuoi amici". La componente social dell'ascolto rimane, ma in generale si sta perdendo quel senso di appartenenza a una comunità di ascolto che ha sempre caratterizzato i programmi radiofonici di successo. Personalizzando troppo l'ascolto si rischia di passare dalla comunità al solipsismo, già acuito dal metodo di distribuzione "one to one" tipico del Web e di iPod.
La piattaforma
Stitcher, che raccoglie i migliori contenuti della talk radio e dei podcast, cerca di invertire la tendenza dotando la nuova versione della sua app per iPhone/Android (qui la versione AppStore) di una maggiore integrazione con Facebook e di nuovi strumenti che permettono all'utilizzatore di rendersi conto di quali altre persone ascoltano gli stessi contenuti, un canale di ritorno e condivisione che restituisce la dimensione dell'audience alla radio asincrona e ai palinsesti fai-da-te. Stitcher, scrive Beth Murphy sul blog della piattaforma "talk Web radio", «reinventa una esperienza di ascolto condivisa per la radio di notizie», tra l'altro una funzionalità, che può portare un vento di novità anche nella radio convenzionale

We love radio here at Stitcher and are always on the look out for new shows and podcasts. With Stitcher you’ve always been able to discover the latest news, sports and comedy the world is listening to. With our latest release, you’ll now be able to discover and share the best of talk radio with your friends. For the first time in the history of talk radio you can see what people are listening to, liking and adding to their favorites. We’ve worked closely with Facebook and are among the first mobile apps to deeply integrate the new timeline features. We’re obviously excited.
See what your friends are listening to all in once place, share your own favorites and view your Stitcher listening stats. You’ll also be able to discover new podcasts your friends are listening to via Facebook and share your favorite shows. This is a first for talk radio and new way to share the listening experience with the people that matter to you. Sign into your Facebook account from the app to start sharing your favorite shows. You can see how interesting and worldly your friends really are by checking out what they’re listening to, and hopefully discover something new.
You can always control what you decide to share – just click on your profile to change your settings. You can also swipe any individual activity to remove it from your history.
Since we launched our discovery engine, over a third of Stitcher listeners have discovered new podcasts through the “Listeners also like” section. The shared listening experience is now even more powerful as you discover and share your favorite shows. As always, keep us posted with your feedback and feature suggestions.

Stitcher dimostra che una radio asincrona di qualità è possibile anche fuori dall'ambito strettamente musicale (ma anche Pandora, bisogna dire, ha lanciato lo scorso anno dei contenuti non-musicali, aggiungendo migliaia di clip audio di quasi mille famosi "comedians", i tipici comici americani) e adesso cerca di ricreare su una piattaforma one-to-one lo stesso feeling di appartenenza del mezzo radiofonico one-to-many.
La radio asincrona, sottoforma di podcast scaricabile, sta conquistando del resto nuove posizioni nell'ambito del dibattito culturale e persino politico. Dopo la pletora di commentatori della talk radio americana che proseguono il loro discorso on-air anche su Web (quando non scelgono di abbandonare l'etere completamente), i casi di podcast mirati a audience particolarmente motivate si diffondono ovunque. James Whale, una degli "host" di punta della storica emittente londinese LBC (non a caso la "stazione dei dibattiti"), ha lanciato il suo James Whale Manifesto, una "trasmissione" con ospiti autorevoli che non viaggia via etere e si prefigge di alimentare la discussione sulla crisi economica, culturale, politica in cui versa la Gran Bretagna (non siamo i soli). Il Manifesto di Whale è ospitato sulla piattaforma Soundcloud.

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