17 gennaio 2013

Trentino, il DAB+ c'è, con calma. Ma lo standard entra nel public domain

Anno nuovo radio nuova per la provincia di Trento, dove sembra che finalmente si stiano muovendo le cose con la sperimentazione DAB+. Mentre la RAI ha bandito una gara che dovrebbe concretizzarsi entro i prossimi tre mesi nel nuovo impianto che prenderà il posto delle attuale a standard DAB, il consorzio DBTAA è stato il primo a inaugurare un multiplex di undici emittenti (la lista è curata da FmWorld): Radio Anaunia di Cles, Radio Digi-One di Fiavè, Radio Dolomiti di Trento, Radio Gamma di Rovereto, la versione trentina di Radio Italia Anni ’60, Radio NBC di Bolzano, Radio Primiero di Imer, Radio RTT di Trento, Radio Südtirol 1 di Bolzano, Radio Tirol di Bolzano e Radio Trentino In Blu di Trento. Al momento si aspetta, oltre alla ripartenza della RAI, anche il lancio ufficiale del terzo consorzio commerciale, Digiloc, che dovrebbe accendere sul blocco 12D. ClubDAB, che nel convegno di presentazione tenutosi qualche mese fa a Trento era apparsa molto motivata, ha già attivato il blocco 12C con i flussi DAB+ di diverse emittenti: Radio Capital, Radio Deejay, M2O, R101, Radio 24, Radio Maria, Radio Radicale, RDS. 

Continua a deludere molto la strategia di lancio di un servizio che potrebbe avere un impatto molto significativo in termini di rinnovamento dell'offerta e che invece - colpevole anche un regolamento che obbliga i titolari di licenze analogiche a rispettare la norma del "simulcast" in digitale di almeno il 50% di programmazione ordinaria. A Trento, mi riferisce il country manager Pure in Italia Giorgio Guana, i rivenditori hanno promosso la vendita di ricevitori digitali e sembra che anche senza particolari annunci da parte delle emittenti le cose siano andate molto bene (si parla di migliaia di radio vendute, cifra che in una piccola città sarebbe davvero lusinghiera). Il momento continua a essere quello che è, il clima elettorale sicuramente non ci induce a occuparci di DAB, ma non vedo nessuna traccia di quell'entusiasmo, di quella voglia di proporre cose nuove, che dovrebbe precedere il lancio di una piattaforma nuova per il pubblico italiano.

Ormai si sa che radio digitale non significa soltanto audio di buona qualità (affermazione finalmente vera con le codifiche del DAB+). Uno dei servizi alternativi più interessanti è Journaline, un radiotext evoluto che permette alle stazioni di diffondere numerose informazioni testuali strutturate (non più sequenziali) e agli ascoltatori di consultarle con maggiore immediatezza. In Germania cominciano ad arrivare le prime radio compatibili con questo servizio, già adottato da una dozzina di emittenti DAB+. Terratec ha per esempio annunciato proprio in questi giorni Noxon Journaline, una radio DAB+/FM dal prezzo accattivante, 99 euro e 90. Sempre in Germania Kenowood annuncia anche la futura disponibilità di autoradio installabili in slot formato DIN, con almeno un paio di modelli intorno ai 130-150 euro. La buona notizia per i costruttori europei è che oggi, 18 gennaio 2013, scade la validità dei brevetti depositati da Philips con la tecnologia DAB e con essi le royalties che i fabbricanti di apparecchi riceventi devono versare ai titolari della proprietà intellettuale. Probabilmente dovremo aspettarci una riduzione dei prezzi. Per la Corea, invece, i brevetti scadranno il prossimo dicembre.

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