17 novembre 2013

Deezer, il pioniere globale dello streaming musicale, punta sulla "discovery" e lancia una app per i "music lover"

 Ho seguito qualche giorno fa in Web streaming da Londra, dal mitico Ronnie Scott's Jazz Club, la conferenza stampa mondiale del Ceo di Deezer, Axel Dauchez (il suo keynote è disponibile in differita a questo indirizzo). 
Deezer, fondato dal "wunderkind" Daniel Marhely è un servizio in streaming musicale davvero pionieristico, sette anni di grande avventura ha detto Dauchez, 300 persone che lavorano, una presenza davvero internazionale (182 nazioni, con la vistosa eccezione degli Stati Uniti). Un'avventura di successo, con 5 milioni di abbonati paganti, una cifra raddoppiata in soli due anni, che possono ascoltare liberamente, anche in mobilità (anzi, lo streaming via smartphone oggi è il 75% del totale), una biblioteca di 30 milioni di brani.
La particolarità di Deezer è la combinazione di algoritmi di raccomandazione e selezione guidata da una agguerrita redazione di esperti di musica. Secondo Dauchez Deezer quest'anno ha lavorato molto sul potenziamento di questa redazione, oggi di cinquanta persone (da trenta che erano) e sull'organizzazione del "sapere" musicale pop in ben 300 generi e sottogeneri. Chi entra in Deezer può affidarsi ai suoi suggerimenti automatici, ai consigli della redazione o alle ricerche volontarie in questa labirintica geografia del suono.
Tutto l'intervento di Dauchez si è incentrato sul senso della "discovery", sulla capacità di una piattaforma streaming di portare i suoi ascoltatori e abbonati alla scoperta di nuovi autori e stili musicali. È un motore essenziale per convincere i musicisti a sposare la filosofia dello streaming, dopo che già il concetto del download musicale aveva rivoluzionato l'industria (su questo tema e sulle conseguenze economiche della musica digitale vi segnalo un recente articolo di Tiziano Bonini su DoppioZero, "Non sentirsi in colpa con Spotify")
Per rendere ancora più efficace la discovery con Deezer sono stati introdotte diverse novità in una interfaccia rinnovata che esce proprio in questi giorni. Il nuovo Deezer prevede due pulsanti inediti, Hear this e Explore. Il primo è un live stream dove vengono proposti nuovi contenuti da provare, con la possibilità di seguire le raccomandazioni dell'editor che consiglia i vari brani, anche attingendo alle playlist degli altri editor. On top sulle "editor recommendation" ci sono anche quelle puramente basate sugli algoritmi di raccomandazione di Deezer. Per evitare un livello eccessivo di percentuali di brani "rifiutati" dall'ascoltatore, nel mix entreranno però forti dose degli autori e brani preferiti.
La funzione Explore, si rivolge a chi è nel mood di voler scoprire da solo nuove cose, per genere, per regione geografica, per etichetta musicale, per data di rilascio degli album. Insomma un motore di ricerca musicale molto potente dedicato a chi è più esperto o ha gusti musicali più definiti.
A proposito di esperti, Dauchez ha concluso il suo intervento con un'altra novità espressamente pensata per i veri "music lover", quelli che hanno un culto assoluto per la loro libreria di brani e non sentono il bisogno di rivolgersi a una piattaforma streaming anche perché molto del loro tempo viene dedicato alla cura della propria discoteca e al passaggio dei file da un dispositivo di ascolto all'altro. Daniel Merhely, ha detto il Ceo di Deezer, oggi vuole costruire un ponte tra i music lover e lo streaming, con un nuovo servizio in beta chiusa per il momento disponibile solo sottoforma di applicazione per MacOS. La Deezer app mescola le normali funzionalità di Deezer e l'accesso alla sua libreria attraverso un player molto compatto e leggero, a un servizio di "cloudizzazione" dei propri brani musicali, che vengono catturati sul disco e replicati sui server di Deezer (il meccanismo è simile a quello di Google Music o Apple iTunes Match). L'obiettivo è quello di spingere l'appassionato a usufruire della sua discoteca personale in modalità streaming, offrendo però l'opportunità di agganciarsi a Deezer per la scoperta di nuovi brani. Dauchez ha assicurato che la app verrà rilasciata entro fine anno e sarà affiancata anche dalla versione per Windows. 

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